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Tina Vitale

Tina Vitale lavora con tecniche miste e materiali polimaterici, scegliendo di volta in volta l’elemento più adatto per dare forma alle sue visioni artistiche. Fil di ferro, rame, reti metalliche e spago si intrecciano nelle sue opere, trasformandosi in maschere di cartapesta e creazioni dense di simbolismo.

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Sperimentatrice istintiva, alterna materiali rigidi e strutturali a elementi più morbidi e modellabili, seguendo un processo di costruzione che unisce gesto artigianale e immaginazione visionaria. Tra i materiali che predilige c’è anche il fimo, che le permette di scolpire forme dal forte impatto espressivo, con richiami al surrealismo e alla dimensione simbolista.

Le sue opere evocano mondi interiori, archetipi, figure sospese tra umano e fantastico, restituendo un linguaggio plastico personale e immediatamente riconoscibile.

Giovanni Gambasin

Giovanni Gambasin

Pittore e Fotografo, autodidatta – surrealista, pittore del sogno fantastico.

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Così parla di sè Giovanni, in una breve intervista informale, con lo sguardo che si perde sulla linea delle colline davanti alla villa del 700 sui colli asolani dove ha il suo atelier (Treviso) “Ero alla ricerca del Surrealismo ancora prima di conoscerlo. Quando avevo 17 anni, pensavo che un quadro fosse come la pagina di un libro, ma io non volevo scrivere solo una pagina, ma più pagine nello stesso quadro. E’ stato il momento della mia vita in cui cercavo (o mi illudevo) di trovare dentro di me una risposta ai grandi temi della vita: la nascita, la morte, il giudizio dell’uomo sull’uomo, la religione, la rigidità della vita, il pensiero, e, attraverso la rappresentazione del sogno, ho iniziato ad essere surrealista, quando ancora non conoscevo l’esistenza del movimento Surrealista.

A vent’anni, mentre come militare di leva, ero chiuso in un sommergibile, casualmente mi sono imbattuto sul retro della copertina di un settimanale, dove vi era rappresentato un dipinto di Salvador Dalì “Giraffe in fiamme”.

A quella vista mi sono detto “questo è quello che io desidero proporre nei miei lavori – queste sono le pagine del libro che io voglio dipingere”

Da allora mi sono immerso nella conoscenza della storia del movimento Surrealista e di altri movimenti che ruotavano attorno ad esso: Dadà, Metafisica ecc…”

La mia ricerca dura da più di quarant’anni nel tentativo di “dipingere/immaginare” la contrapposizione tra vita e sogno.

Gambasin ha esposto con personali e collettive in varie città in Italia e all’estero. Ha esposto nelle seguenti città: Venezia, Padova, Treviso, Milano, Asolo e in altre realtà di provincia.

All’estero ha esposto a Banja Luka, Pocitelj Bosnia, korcula, e altre realtà minori…
Ha partecipato ad oltre 300 collettive e concorsi di pittura

Nella pittura ad olio usa, nella rappresentazione del sogno, l’antica tecnica a velature, con velature leggere e trasparenti, mentre la vita è rappresentata con tonalità forti e scure su strutture geometriche rigide.

Gambasin esegue sempre studi preliminari a matita e pastelli: In un periodo della sua storia artistica ha sperimentato anche l’arte tridimensionale della ceramica.

In questo ultimo periodo si sta dedicando all’elaborazione fotografia (DigitalArt).

I suoi lavori mantengono sempre la perfezione del tratto e una vena fantastico/surreale meditativa.

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