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Maurizio Lucarelli

Maurizio Lucarelli vive e lavora a Livorno. La sua pittura si sviluppa come un incontro armonico tra colore e sensazione, dove il paesaggio diventa luogo di percezione e memoria più che di descrizione. Marine e campagne costituiscono i soggetti privilegiati della sua ricerca, osservati e restituiti attraverso una pittura sintetica, capace di evocare atmosfere cariche di poesia e calore.

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Il colore è il vero protagonista del suo lavoro: steso spesso a spatola, costruisce l’immagine per piani successivi, in una progressione di tonalità che suggerisce profondità, volumi e distanze. Le forme non sono mai rigidamente definite, ma emergono dalle vibrazioni cromatiche, invitando lo sguardo a cogliere figure e paesaggi nelle pieghe della materia pittorica.

La pittura di Lucarelli non cerca l’effetto, ma una relazione intima con il paesaggio, che diventa esperienza sensibile e contemplativa. Ogni opera restituisce una visione essenziale e lirica, in cui il colore, sapientemente dosato, trasforma la realtà in emozione visiva.

Ciro D’Alessio

Ciro D’Alessio è un artista la cui pittura trasmette una luce e un’energia straordinarie, capace di catturare l’osservatore e trasportarlo in un mondo visivo vibrante e sensibile. Nato a Napoli nel 1977, dopo una formazione umanistica e filosofica, D’Alessio ha scelto la pittura come sua strada, inizialmente come autodidatta, per poi perfezionarsi sotto la guida di maestri rinomati della scena pittorica napoletana. La sua arte è un viaggio continuo, con mostre e collettive che lo hanno portato a esporre in tutto il mondo.

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Le opere di D’Alessio sono caratterizzate da massicce macchie di colore, le quali non sono semplicemente pennellate, ma veri e propri blocchi vibranti di energia che l’occhio deve ricomporre. Le sue tele, cariche di toni caldi mediterranei – rossi, azzurri e, soprattutto, il giallo di Napoli, che conferisce un’impronta unica e riconoscibile alle sue opere – evocano paesaggi che si rivelano lentamente nelle pieghe di grandi masse di colore applicate a spatola, con tratti larghi, profondi e corposi. Il termine “larghi” qui può essere inteso come “ampia gestualità”, che riflette la volontà dell’artista di esprimere un flusso emotivo liberatorio.

Queste opere non sono mai statiche; sono un invito a scoprire e a entrare in sintonia con la vitalità, la freschezza e la gioia di vivere che D’Alessio infonde in ogni pennellata. La sua arte ha una qualità immediata e diretta che rispecchia la sua sensibilità, creando un legame empatico con l’osservatore. L’energia dei colori e la libertà della gestualità della spatola sono in grado di restituire l’anima vivace e calorosa della Napoli che D’Alessio ama, una Napoli che si riflette nella sua pittura come una sensazione di calda umanità.

Il suo rapporto con la natura, da sempre un elemento centrale nella sua vita, è il cuore pulsante del suo lavoro. D’Alessio descrive la natura come una forma di libertà, come un’ispirazione costante che gli ha permesso di trasformare le vibrazioni del mondo naturale in colori. Per lui, ogni pennellata è un atto di libertà, un gesto che conserva una connessione intima e sensibile con il soggetto rappresentato. Non è la forma che interessa a D’Alessio, ma la sensazione che essa evoca, una sensazione che diventa il motore della sua arte.

In un’intervista, ha dichiarato: “La natura è sempre stata per me un elemento essenziale di vita. L’ho contemplata, ho provato a comprenderla, a interpretarla. Per me ‘natura’ significa libertà. Sono cresciuto ascoltando i suoi suoni fino a sentire l’esigenza di trasformare quelle vibrazioni in colori. Quando dipingo sento una sorta di connessione con ciò che sto rappresentando. Mi sento come la mia spatola: libero. Libero dalle forme, mai dalle sensazioni.”

Con il suo stile inconfondibile, Ciro D’Alessio continua a stupire e a emozionare, restituendo al pubblico un’arte che non solo si guarda, ma si sente. Una pittura che invita all’introspezione, alla contemplazione, ma soprattutto alla connessione profonda con il mondo e le emozioni che esso suscita.

Maria Teresa Majoli, marzo 2025

Anna Maria Acone

Anna Maria Acone: pittura di luce, riflessi e emozioni sul mare

Originaria di Pratola Serra, in provincia di Avellino, Anna Maria Acone vive da molti anni a Livorno, città che ispira e permea la sua ricerca artistica. Insegnante di formazione, ha sviluppato una pittura figurativa solida e raffinata, in cui la rappresentazione dei paesaggi marini e dei tramonti si fonde con una sensibilità moderna, capace di trasformare il reale in emozione pura.

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La sua produzione si concentra sul nostro mare e sulle atmosfere che lo circondano: la dolcezza delle barche, i riflessi cangianti dell’acqua, la magia dei tramonti che avvolgono tutto con calore e delicatezza. Questi elementi non sono descritti con precisione fredda o iperrealista, ma tradotti con un linguaggio pittorico che privilegia l’essenzialità e l’intensità emotiva. La luce è l’elemento protagonista delle sue tele, vissuta come un’entità viva e vibrante, capace di trasformare la scena e rivelare mondi interiori.

Attraverso l’uso sapiente della spatola, strumento che modula il colore con vibrante nitore, Anna Maria Acone costruisce paesaggi dove la luce diventa riflesso e la superficie dell’acqua specchio di sensazioni profonde. Le sue opere raccontano la poesia di una passeggiata lungo i porticcioli, l’incanto dei riflessi e il gioco dei colori che definiscono Livorno e i suoi dintorni, restituendo sulla tela non solo ciò che si vede, ma ciò che si sente e si respira.

La sua pittura si colloca con equilibrio tra la tradizione figurativa e una tensione poetica contemporanea: lascia spazio all’immaginazione, alla sospensione tra realtà e sogno, evocando un’esperienza intensa di contemplazione e presenza. Questo rende il suo lavoro non solo una resa visiva ma un invito a rallentare e ascoltare il silenzio che scorre sotto la superficie delle cose.

Nei suoi paesaggi marini Anna Maria Acone non rappresenta solo il paesaggio esteriore, ma apre finestre sul mondo interiore, restituendo atmosfere calde, accoglienti, in cui la natura e la luce si fondono in un dialogo continuo e appassionato. Un viaggio visivo ed emotivo che trasforma la realtà in poesia.

Maria Teresa Majoli, luglio 2025

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