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Giovanni Gambasin

Giovanni Gambasin

Pittore e Fotografo, autodidatta – surrealista, pittore del sogno fantastico.

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Così parla di sè Giovanni, in una breve intervista informale, con lo sguardo che si perde sulla linea delle colline davanti alla villa del 700 sui colli asolani dove ha il suo atelier (Treviso) “Ero alla ricerca del Surrealismo ancora prima di conoscerlo. Quando avevo 17 anni, pensavo che un quadro fosse come la pagina di un libro, ma io non volevo scrivere solo una pagina, ma più pagine nello stesso quadro. E’ stato il momento della mia vita in cui cercavo (o mi illudevo) di trovare dentro di me una risposta ai grandi temi della vita: la nascita, la morte, il giudizio dell’uomo sull’uomo, la religione, la rigidità della vita, il pensiero, e, attraverso la rappresentazione del sogno, ho iniziato ad essere surrealista, quando ancora non conoscevo l’esistenza del movimento Surrealista.

A vent’anni, mentre come militare di leva, ero chiuso in un sommergibile, casualmente mi sono imbattuto sul retro della copertina di un settimanale, dove vi era rappresentato un dipinto di Salvador Dalì “Giraffe in fiamme”.

A quella vista mi sono detto “questo è quello che io desidero proporre nei miei lavori – queste sono le pagine del libro che io voglio dipingere”

Da allora mi sono immerso nella conoscenza della storia del movimento Surrealista e di altri movimenti che ruotavano attorno ad esso: Dadà, Metafisica ecc…”

La mia ricerca dura da più di quarant’anni nel tentativo di “dipingere/immaginare” la contrapposizione tra vita e sogno.

Gambasin ha esposto con personali e collettive in varie città in Italia e all’estero. Ha esposto nelle seguenti città: Venezia, Padova, Treviso, Milano, Asolo e in altre realtà di provincia.

All’estero ha esposto a Banja Luka, Pocitelj Bosnia, korcula, e altre realtà minori…
Ha partecipato ad oltre 300 collettive e concorsi di pittura

Nella pittura ad olio usa, nella rappresentazione del sogno, l’antica tecnica a velature, con velature leggere e trasparenti, mentre la vita è rappresentata con tonalità forti e scure su strutture geometriche rigide.

Gambasin esegue sempre studi preliminari a matita e pastelli: In un periodo della sua storia artistica ha sperimentato anche l’arte tridimensionale della ceramica.

In questo ultimo periodo si sta dedicando all’elaborazione fotografia (DigitalArt).

I suoi lavori mantengono sempre la perfezione del tratto e una vena fantastico/surreale meditativa.

Federico Cresci

Federico Cresci (Livorno, 1941 – 2022) è stato un pittore dalla profonda sensibilità, capace di trasformare la realtà quotidiana in visione poetica.

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La sua pittura figurativa, caratterizzata da una tavolozza limpida e da un tratto morbido e misurato, si muove tra paesaggi e nature morte, fiori e marine, scogliere e oggetti sospesi in atmosfere intime e silenziose.
Cresci ha saputo restituire alla pittura la dimensione del sogno, lasciando affiorare dietro ogni composizione un mondo interiore fatto di ricordi, desideri e contemplazione. Le sue nature morte non sono semplici studi di forma e luce, ma veri racconti visivi in cui il tempo sembra fermarsi, mentre i paesaggi e i soggetti onirici suggeriscono un significato nascosto, un dialogo segreto tra realtà e immaginazione.
La sua opera, sospesa tra tradizione e lirismo personale, continua a emozionare per la capacità di evocare, con pochi elementi essenziali, la poesia delle cose semplici e l’incanto del quotidiano trasfigurato.

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