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Marco Colella

Marco Colella (Firenze, 1986) sviluppa una ricerca pittorica in cui la figurazione si intreccia con simboli, culture e immaginari diversi. La sua opera nasce da un’osservazione sensibile dell’individuo contemporaneo, colto nelle sue sfumature emotive e nei suoi slittamenti interiori. Nei lavori della serie My Generation l’artista indaga la dimensione identitaria delle giovani generazioni, restituendo volti e presenze che oscillano tra fragilità e forza, tra intimità e dichiarazione di sé.

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Parallelamente, Colella approfondisce elementi iconografici e filosofici di matrice orientale, riletti con un approccio personale e grafico che unisce gesto, segno e colore. Questa dualità – tra introspezione occidentale e spiritualità orientale – dà vita a opere che raccontano l’essere umano nelle sue molteplici direzioni, senza gerarchie ma in un dialogo continuo.
La pittura diventa così uno spazio sospeso, un territorio in cui convivono energia, delicatezza e tensione narrativa, restituite attraverso una tecnica che alterna precisione e impulso, ponderazione e istinto. Il lavoro di Colella si caratterizza per un linguaggio immediato e riconoscibile, capace di parlare a generazioni diverse attraverso un immaginario che è insieme personale e universale.

FraJo

FraJo (Jonathan Galluzzi)

Sono nato a Pisa, in una famiglia di pittori amanti dell’arte per passione. Sin da piccolo, sono stato stimolato dalla creatività e dalla fantasia dei miei familiari, come il mio bisnonno e mia madre, i quali mi hanno donato un imprinting scintillante, passionale e duraturo per ogni forma d’arte, trasmettendomi un amore genuino per la pittura. In particolare, sono stato attratto dall’estro straordinario di nonno, il quale realizzò diversi dipinti con paesaggi surreali distanti e vicini allo stesso tempo dalla realtà, nei quali primeggiava la realizzazione di un albero umanizzato. I suoi quadri erano molto vicini alla concezione comune del sogno. Con grande gioia e convinzione, al quattordicesimo anno di età mi sono iscritto e ho frequentato il Liceo Artistico di Pisa “F. Russoli” seguendo gli indirizzi di “Arti figurative – Pittoriche” e “Grafica Pubblicitaria”.

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Negli anni di liceo ho potuto sperimentare varie tecniche e ambiti artistici, cimentandomi nella “Street Art”.Per varie vicissitudini della vita, ho dovuto interrompere gli studi senza avere la possibilità di intraprendere gli studi
accademici futuri che sognavo.
Inaspettatamente, contro ogni mia previsione, all’età di 19 anni ho avuto un sussulto di pensiero e un fortissimo mutamento interiore che mi hanno condotto a sentire profondamente la presenza di Dio e a prendere la decisione di un cambiamento radicale di stile di vita. Poco tempo dopo, ho abbracciato i voti religiosi, diventando un frate in una piccola comunità religiosa di ispirazione francescana “Discepoli di Maria di Nazareth”.
Due anni dopo, non potendo accedere alla facoltà teologica con un diploma artistico, ho concluso gli studi diplomandomi in Socio-Psico-Pedagogia.
Qualche anno più tardi mi sono laureato in Teologia & Filosofia all’Università Lateranense.
Negli anni universitari, lo studio filosofico-teologico e le varie esperienze inter-religiose, hanno permesso l’incontro tra la mia passione per la pittura e il mio amore per Dio. Da questo connubio è nata una ispirazione nuova che ha dato vita alle opere prodotte negli ultimi anni.
Nel tempo, la mia passione per la pittura non è mai svanita, anzi si è fatta sentire sempre più forte. Infatti, come allora, ancora oggi, ogni momento libero diventa per me un’ottima occasione per immergermi totalmente nel mio mondo, solo ma non solo, con la mia tela e i miei colori insieme a Dio.
Da quando sono un frate, ho sempre usato il dono che ho ricevuto per ogni necessità dei miei confratelli, della mia comunità e di tutte quelle persone che conoscono e apprezzano le mie capacità.
In tal senso, in questi 15 anni di consacrazione religiosa mi sono messo a disposizione in tutte quelle attività della mia comunità in cui potevo essere di aiuto in campo artistico, come in scenografie teatrali, fotografia, videoediting, grafica per eventi, digital art, convegni e concerti. Ultima, ma non ultima, mi sono dedicato nella pittura, mio primo grande amore, che ha giocato da sempre un ruolo importante nell’esprimere il mio aiuto e il mio dono per gli altri. Per me la pittura ha un ruolo di testimonianza evangelica che, coniugato alla Provvidenza, mi permette di contribuire al sostentamento della mia comunità, di realizzare attività di evangelizzazione e assistere nella carità i più bisognosi attraverso la vendita delle mie opere.
Generalmente mi considero un autodidatta che cerca di trarre ispirazione dalle esperienze di vita proprie e altrui e dall’ambiente circostante, traducendole in uno spontaneo linguaggio personale mediante la realizzazione di opere pittoriche. In tutte le opere che creo, cerco di mettere sulla tela il mio sentire più profondo, la mia spiritualità, desiderando che le persone che la guardano si fermino ad osservare e riflettere sul proprio sentire rispetto alla propria vita qui ed ora e a tutto ciò che le circonda.
Sono convinto che la pittura riesca a dare forma alla sensazione avvertita dagli uomini di percepirsi come enti connessi non solo ad altri uomini, ma alla totalità della realtà. In tal senso, il divino, l’umano e il cosmo sono le tre dimensioni irriducibili che costituiscono il reale. La pittura, come ogni forma d’arte, ha il potere di farci scoprire e farci affermare che la realtà ha una struttura “trinitaria”, in virtù del fatto che l’uomo è parte dell’ordinamento di una realtà che è il prodotto della connessione tra natura, uomo, Dio. Il mio dipingere ha l’intento di ipotizzare un altro modo di concepire la relazione fra divino, umano e cosmico in cui la totalità del reale è data dalla coappartenenza tra Dio, mondo, uomo; e inoltre di pormi e porre delle domande sulla nostra esistenza per trovare insieme risposte del nostro essere. La pittura è capace di esprimere e rendere visibile il mio bisogno di andare oltre ciò che vedo e manifestare la mia sete e la mia ricerca dell’infinito.
Nel momento in cui dipingo è come se fossi davanti a una porta aperta verso l’infinito, verso una bellezza e una verità che vanno al di là del mio quotidiano. Per me la pittura è una forma di preghiera che può aprire gli occhi della mente e del cuore, sospingendomi verso l’alto. Con tutto il mio cuore, creo liberamente, con i doni che ho, per restituire onore a Colui che me li ha donati e offrire la mia arte come incoraggiamento a tutti coloro che camminano nelle strade della vita.
Quando dipingo mi piace pensare che Dio prenda i nostri pezzi rotti e ne faccia dei capolavori, ricordandomi sempre che Egli è il Grande Artista e completerà l’opera che ha iniziato in ognuno di noi.
L’intento principale del mio dipingere è far vivere e diffondere la presenza di Dio, affinché tutti gli uomini facciano esperienza della sua potenza nella loro vita.

MOSTRE PERSONALI
2021 – ESPOSIZIONE PERSONALE – SHOWROOM ARREDI CAMAIONI – PAGLIARE DEL TRONTO – ASCOLI PICENO – ITALIA
2021 – ESPOSIZIONE PERSONALE – PALAZZETTO DELLO SPORT –
PAGLIARE DEL TRONTO – ASCOLI PICENO – ITALIA
2022 – “JONATHAN GALLUZZI – FRAJO” – SHOWROOM ARREDI CAMAIONI – PAGLIARE DEL TRONTO – ASCOLI PICENO – ITALIA

 

MOSTRE COLLETTIVE

 

2021 – “PROTEGGEREADARTE” (CONTEST – MOSTRA NAZIONALE) – ITALIA
2022 – “LUXEMBOUTG ART PRIZE” (PARTECIPAZIONE – SELEZIONI IN CORSO – CONCORSO INTERNAZIONALE)
2022 – MOSTRA DI MILANO – INTESA SAN PAOLO (Viale Stelvio, 55) dall’11 aprile al 6 maggio – Esposizione dell’opera “IO TI PROTEGGERÒ…” tra le più rappresentative del contest “PROTEGGEREADARTE”.

2022 Art Shopping Paris – Fiera d’ìarte contemporanea al Carrousel du Louvre

PREMI
2021 – “PROTEGGEREADARTE” (CONTES ARTISTICO NAZIONALE) – ITALIA
• 2°CLASSIFICATO
• PREMIO SPECIALE “VOTO DEL PUBBLICO 2021”

Paola Caporilli

Paola Caporilli è nata a Roma nel 1957 ed ha conseguito il diploma in Ragioneria. Ha trascorso dieci anni della sua carriera nel settore della moda, durante i quali ha aperto un atelier e organizzato sfilate, compresa una presso Palazzo Barberini a Roma nel 1990. Sebbene sia una pittrice autodidatta, ha ampliato la sua formazione partecipando a corsi innovativi di disegno e pittura basati sul metodo di Betty Edwards, noto come “Disegnare con la parte destra del cervello”. Attualmente, continua la sua ricerca artistica partecipando a stage e laboratori di pittura.

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Paola ha partecipato e continua a partecipare a mostre e esposizioni collettive sia a livello nazionale che internazionale.

Il suo lavoro artistico è molto vario e spazia dallo studio dettagliato del ritratto alla rappresentazione stilizzata di soggetti con linee essenziali e struttura di base. Nel suo lavoro astratto, concentra la sua ricerca sulla forma e sul colore, applicando le tecniche apprese durante gli anni di esperienze in laboratorio.

La sua pittura è caratterizzata da colori fantastici, forti e decisi, che emergono sulla tela attraverso ampi e incisivi segni, conferendo alle opere un senso di energia vitale. I colori guizzano in larghe fasce corpose che sembrano costantemente in movimento, creando un effetto tridimensionale e conferendo alle sue opere un’aura di forza e vitalità.

In alcune opere i colori vivaci e i segni ravvicinati e sovrapposti evocano la texture degli alberi, creando un gioco tridimensionale di luci e ombre, in altre l’immagine di edifici. Le città emergono con le loro peculiarità e anime distinte, come evidenziato nelle opere come “Kasbah” e “Matera,” che narrano storie uniche. Alcune opere di questa serie, come “Borgo,” sembrano essere senza storia, rappresentando una sorta di eterno presente.

Il cerchio è un elemento che appare spesso, accennato nelle grandi onde di colore delle opere più intensamente emozionali, intuizioni o percezioni, o in segni più chiaramente formati. Nella serie “Eco” si espandono in opere come “La Balena Rossa (Eco 3),” dando vita a forme distinte. La serie “Eco” sembra giocare con l’idea di eco e riflessi, con cerchi che rappresentano una sorta di ciclo o connessione tra elementi.

La pittura di Paola Caporilli è sempre intensa, caratterizzata da una mano inconfondibile, che si esprime in maniera estremamente spontanea, rapida, vitale ed energica. Non vi sono costruzioni artificiali o elaborazioni complesse; al contrario, le sue opere giungono allo spettatore in maniera diretta e coinvolgente.

Davide Giallombardo

Davide Giallombardo incentra la sua ricerca sulla natura umana, indagata con uno sguardo ravvicinato, diretto, a volte spietato. Le figure che popolano i suoi dipinti emergono dal buio con una presenza intensa: volti segnati, asimmetrici, attraversati da ombre profonde. Sono esseri sospesi tra il reale e l’archetipo, tra la fragilità del corpo e ciò che resta impresso nella memoria emotiva. L’artista ritrae l’uomo nel suo lato più crudo e autentico, catturandone i contrasti, la vulnerabilità, la forza che resiste nel tempo e nella quotidianità.

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Parallelamente alla sua produzione pittorica, da alcuni anni Giallombardo affianca un lavoro digitale che non altera la sua identità artistica. Cambia il mezzo, ma la sostanza rimane intatta: atmosfere oscure, luci soffuse, scenari che sembrano provenire da ricordi lontani o da luoghi immaginati. Le sue immagini digitali evocano una nostalgia antica e senza tempo, popolata da fanciulle eteree, cavalieri, castelli romantici, figure enigmatiche e ritratti conturbanti.

Che lavori con il colore e la materia o con gli strumenti dell’intelligenza artificiale, la poetica dell’artista non muta. Il suo tratto è riconoscibile per la capacità di orchestrare toni cupi e lampi di luce, ombre che inghiottono e bagliori che rivelano, creando ambienti emotivi profondi e complessi. L’opera di Giallombardo vibra di un mistero sottile, di una tensione narrativa e visiva che attraversa tDavide Giallombardo: pittura e digitale per esplorare la natura umana tra ombre, luci soffuse e visioni misteriose. Atmosfere intense e profonde.utto il suo percorso. Ed è proprio in questa coerenza poetica, capace di adattarsi ai linguaggi senza perdere forza, che si manifesta la sua cifra più autentica.

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