Serena Di Paola
Serena Di Paola nasce a Palermo nel 1986. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti Abadir di San Martino delle Scale, dove consegue nel 2012 la laurea in Restauro pittorico con il massimo dei voti.
scopri le opere disponibili in galleria
La formazione nel restauro segna in modo profondo il suo percorso artistico: la conoscenza dei materiali, dei tempi di esecuzione e della stratificazione dell’immagine diventa parte integrante della sua pratica, orientandola verso una pittura di grande rigore tecnico e consapevolezza formale. Negli anni successivi alla laurea approfondisce in modo particolare l’uso della pittura a olio e dell’acquerello, affinando una cifra espressiva personale fondata su precisione, controllo e sensibilità luministica.
Nel 2013 viene selezionata tra i quaranta finalisti del Premio Arte Mondadori, esponendo l’opera Chi aspettiamo? presso la Permanente di Milano. Nel novembre 2017 partecipa alla Seconda Biennale Internazionale d’Arte e Cultura RomArt, a Roma, esponendo allo Stadio di Domiziano l’acquerello su carta Ballerina. Nel 2018 è tra gli artisti segnalati dalla giuria del premio La Quadrata.
La ricerca di Serena Di Paola si sviluppa attraverso due tecniche principali: olio su tela e acquerello su carta. Proprio l’acquerello, spesso declinato in grandi dimensioni, diventa il territorio privilegiato di una pittura iperrealista di straordinaria intensità visiva. I suoi soggetti sono tratti dal mondo esterno, in particolare dal contesto urbano: figure colte nella folla, presenze anonime eppure cariche di tensione narrativa, immerse in spazi quotidiani che diventano luoghi di osservazione silenziosa.
L’artista indaga il rapporto tra individuo e ambiente attraverso un attento gioco di contrasti cromatici, di luce e ombra, costruendo immagini di forte impatto emotivo. La precisione estrema del dettaglio non è mai fine a se stessa, ma diventa strumento per restituire fragilità, attesa e sospensione. Il segno, elegante e controllato, rivela una maestria tecnica rara, capace di coniugare potenza visiva e delicatezza, restituendo allo sguardo scene che colpiscono per nitidezza, equilibrio e intensità poetica.










