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Marcantonio Mancini

La pittura di Marcantonio Mancini si muove nel territorio dell’astrazione concettuale, con un linguaggio essenziale ma intensamente concentrato. Uomo di cultura, amante dell’arte, della letteratura e della musica, porta sulla tela una sensibilità raffinata e un gusto estetico profondo, costruito nel tempo attraverso ascolto, studio e visione.

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Nel suo lavoro l’astrazione non è mai casuale: ogni segno e ogni equilibrio cromatico sembrano rispondere a una necessità interiore, a un’urgenza di ordine e di chiarezza. La superficie pittorica diventa così il luogo in cui l’artista raccoglie e restituisce il meglio della propria energia creativa, trasformando l’esperienza personale in una forma visiva intensa e misurata.

Un’opera che testimonia una ricerca sincera, capace di unire rigore concettuale e profondità emotiva.

Maria Letizia Giorgetti

Maria Letizia Giorgetti ama definire i propri lavori “colori in libertà”. Una libertà luminosa, solare, che attraversa tutta la sua produzione: la sua pittura non si lascia imprigionare da schemi, ma trova nell’armonia cromatica e nel ritmo gestuale la sua forza comunicativa. La leggerezza dei fiorellini rossi si intreccia con l’energia dei suoi astratti, animati dallo stesso desiderio di esprimere entusiasmo e vitalità.

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Livornese di origine e milanese d’adozione, è Professore Associato di Economia Applicata all’Università degli Studi di Milano, con un percorso di rilievo nel panorama istituzionale. Figura poliedrica e indipendente, Giorgetti unisce rigore scientifico e immaginazione visiva. Da alcuni anni si dedica con crescente passione alla pittura, dimostrando come la creatività possa dialogare naturalmente con la disciplina del pensiero economico.

Le sue tele sono vere esplosioni di colore gioioso, capaci di portare una ventata di entusiasmo contagioso. Non semplici evasioni dall’ordinario, ma spazi di rigenerazione: rifugi emozionali dove la leggerezza diventa intenzione, scelta consapevole di apertura al bello e al possibile. La sua pittura funziona come un balsamo contro i momenti grigi, una sorta di terapia naturale per chiunque senta il bisogno di positività.

In questo equilibrio particolare, le opere di Giorgetti incarnano quella che potremmo definire una “gioia strutturata”: libertà cromatica e slancio vitale convivono con un’attenzione precisa alla composizione. Energia e disciplina si intrecciano senza conflitto. La lucidità con cui l’artista affronta i complessi scenari dell’economia si ritrova trasformata in un linguaggio visivo fluido e coinvolgente, capace di rompere gli argini dell’ordinario e aprire a un altrove desiderato e condivisibile.

La pittura di Maria Letizia Giorgetti è, in definitiva, un inno alla vita: colorata, danzante, radicata nella terra e, insieme, sempre pronta a librarsi verso la luce.

Paola Caporilli

Paola Caporilli è nata a Roma nel 1957 ed ha conseguito il diploma in Ragioneria. Ha trascorso dieci anni della sua carriera nel settore della moda, durante i quali ha aperto un atelier e organizzato sfilate, compresa una presso Palazzo Barberini a Roma nel 1990. Sebbene sia una pittrice autodidatta, ha ampliato la sua formazione partecipando a corsi innovativi di disegno e pittura basati sul metodo di Betty Edwards, noto come “Disegnare con la parte destra del cervello”. Attualmente, continua la sua ricerca artistica partecipando a stage e laboratori di pittura.

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Paola ha partecipato e continua a partecipare a mostre e esposizioni collettive sia a livello nazionale che internazionale.

Il suo lavoro artistico è molto vario e spazia dallo studio dettagliato del ritratto alla rappresentazione stilizzata di soggetti con linee essenziali e struttura di base. Nel suo lavoro astratto, concentra la sua ricerca sulla forma e sul colore, applicando le tecniche apprese durante gli anni di esperienze in laboratorio.

La sua pittura è caratterizzata da colori fantastici, forti e decisi, che emergono sulla tela attraverso ampi e incisivi segni, conferendo alle opere un senso di energia vitale. I colori guizzano in larghe fasce corpose che sembrano costantemente in movimento, creando un effetto tridimensionale e conferendo alle sue opere un’aura di forza e vitalità.

In alcune opere i colori vivaci e i segni ravvicinati e sovrapposti evocano la texture degli alberi, creando un gioco tridimensionale di luci e ombre, in altre l’immagine di edifici. Le città emergono con le loro peculiarità e anime distinte, come evidenziato nelle opere come “Kasbah” e “Matera,” che narrano storie uniche. Alcune opere di questa serie, come “Borgo,” sembrano essere senza storia, rappresentando una sorta di eterno presente.

Il cerchio è un elemento che appare spesso, accennato nelle grandi onde di colore delle opere più intensamente emozionali, intuizioni o percezioni, o in segni più chiaramente formati. Nella serie “Eco” si espandono in opere come “La Balena Rossa (Eco 3),” dando vita a forme distinte. La serie “Eco” sembra giocare con l’idea di eco e riflessi, con cerchi che rappresentano una sorta di ciclo o connessione tra elementi.

La pittura di Paola Caporilli è sempre intensa, caratterizzata da una mano inconfondibile, che si esprime in maniera estremamente spontanea, rapida, vitale ed energica. Non vi sono costruzioni artificiali o elaborazioni complesse; al contrario, le sue opere giungono allo spettatore in maniera diretta e coinvolgente.

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