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Capitan Morgan

Capitan Morgan, nome d’arte di un artista che ha scelto il legno come suo mezzo espressivo, lavora con passione e precisione nell’intarsio di diverse tipologie di legno.

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I suoi soggetti preferiti sono animali, in particolare i bassotti, e personaggi famosi, icone pop, rappresentati attraverso un sapiente gioco di colori e sfumature ottenute dai legni di frutta e nelle opere più recenti anche dai colori acrilici. Ogni tavola realizzata è unica, con dettagli che si distinguono grazie alla tecnica meticolosa dell’intarsio, ed è un’esperienza visiva che comunica delicatezza, emozione e un legame profondo con la natura e le sue forme più pure.

Claudio Citi

Claudio Citi

Tra ironia, natura e inquietudine: metamorfosi contemporanee

Claudio Citi, artista livornese, lavora con una pittura figurativa vivace e accattivante, che riesce a fondere sapientemente amore per la natura e critica sociale. Le sue opere, anche di grande formato, affascinano per l’uso esperto del colore e per la leggerezza apparente delle forme, ma nascondono spesso significati profondi, talvolta scomodi, che emergono con sottile ironia.

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Animali, piante ed elementi naturali popolano le sue tele, ma raramente sono rappresentati nella loro forma originaria. Citi gioca con la trasformazione, dando vita a creature ibridate, mutate, sospese tra realtà e immaginazione. Queste metamorfosi, trattate con un tocco insieme amorevole e inquietante, sembrano suggerire una riflessione sul nostro rapporto con il mondo naturale. C’è, nelle sue figure – come certi polli geneticamente modificati che ci osservano con sguardo intelligente e beffardo – una vena ironica e quasi macabra, che diventa commento tagliente sull’evoluzione forzata, sulla manipolazione biotecnologica, sulla perdita di autenticità.

Ogni opera è un invito a guardare oltre, a cogliere l’ambiguità tra gioco e minaccia, tra bellezza e dissonanza. Citi ci spinge a riflettere sulle conseguenze delle nostre scelte, ma senza mai rinunciare a un linguaggio visivo accessibile, che accoglie lo spettatore con grazia e lo accompagna, quasi con un sorriso, verso la consapevolezza.

La leggerezza del gioco non sminuisce, ma amplifica il potere del messaggio: il suo è un mondo in cui la meraviglia si mescola al dubbio, e la natura diventa specchio delle nostre paure, delle nostre aspirazioni, dei nostri limiti.

Scultore oltre che pittore, realizza anche originali gioielli d’arte. Nel 2019 ha vinto il Premio della Giuria  a La Quadrata con l’opera Naturalmentetossico, esposta in seguito ad Arte Padova 2019.

Maria Teresa Majoli, aprile 2025

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