Alessandro Grazi
Alessandro Grazi, artista senese, vive e lavora a Siena dove ha fondato la sua Art Lab Gallery in Pian dei Mori. La sua carriera inizia come grafico pubblicitario, mestiere che gli ha dato una solida base tecnica e una sensibilità particolare per il segno e la composizione. Da oltre trent’anni però Grazi ha scelto di dedicarsi completamente all’arte, costruendo un linguaggio personale che si muove con libertà tra pittura, grafica e scultura.
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Il suo percorso si definisce nella “Grafica Cubica”, termine da lui stesso coniato e diventato emblema di una ricerca artistica originale e coerente. Si tratta di una pratica che combina elementi grafici e pittorici, parole e immagini, segni e colori, in una trama compositiva che sembra rispondere a un ritmo interiore preciso. Le opere si caratterizzano per il dinamismo del gesto, per l’energia del tratto deciso e per una forte componente ironica e critica.
Grazi utilizza lo spazio dell’opera come se fosse una pagina bianca da riempire: linee, tratti, figure, segni grafici si alternano a tagli pittorici, a scritte o a brevi frasi, dando vita a composizioni in cui la dimensione visiva si intreccia con quella poetica. Questa modalità di lavoro richiama sia lo Spazialismo, con il suo interesse per lo spazio e il taglio, sia il Futurismo, con la sua esaltazione del dinamismo e del movimento. A queste influenze si aggiungono i riferimenti alla poesia visiva e alla mail art, che negli anni Sessanta e Settanta hanno ampliato il confine dell’opera d’arte verso territori nuovi e interdisciplinari.
La “Grafica Cubica” diventa così il contenitore di un universo complesso, dove segno e parola si mescolano in un flusso continuo. In alcune opere domina il colore, con cromie vivide e vibranti; in altre prevale la tensione del bianco e nero, che sottolinea la potenza espressiva del disegno. Sempre però si avverte la presenza di una forte componente narrativa e simbolica, che apre a riflessioni sul presente, sui sentimenti e sulle contraddizioni dell’uomo contemporaneo.
Il lavoro di Grazi è dunque allo stesso tempo rigoroso e libero, attento al gesto ma capace di mantenere leggerezza e ironia. È una ricerca che non si esaurisce in una formula ma che si rinnova costantemente, spaziando dalla bidimensionalità della pittura alla tridimensionalità della scultura. In ogni caso, rimane fedele all’idea di fondo: un’arte che si costruisce nell’equilibrio tra composizione e vitalità, tra il mestiere del grafico e la sensibilità del poeta visivo.
Oggi, con più di trent’anni di attività, Alessandro Grazi è una voce riconoscibile e stimata sia in Italia che all’estero, capace di unire il rigore professionale della sua formazione a una visione artistica ricca di invenzione, di ironia e di libertà creativa.














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