Descrizione
Tecnica mista su tavoletta, cm. 7x7x7
Quest’opera si presenta come un cubo in legno, ma la sua semplicità formale è subito tradita da una superficie che vibra di segni. Al posto dei tradizionali punti del dado da gioco, sulle sei facce compaiono spirali bianche e verdi, tracciate su un fondo nero intenso. Le spirali, tutte diverse tra loro, sembrano animarsi: alcune si aprono con movimento ampio e arioso, altre si stringono su sé stesse in una rotazione più serrata, come piccoli vortici di energia.
Il nero profondo del fondo amplifica il contrasto cromatico e fa risaltare il gesto pittorico, netto ma fluido, che suggerisce un equilibrio tra ordine e gioco, regola e libertà. Il dado mantiene la sua natura di oggetto simbolico — il caso, la scelta, la possibilità — ma qui le cifre sono trasformate in segni dinamici, quasi un alfabeto primordiale. Ogni faccia sembra raccontare una vibrazione diversa, un’interpretazione poetica del numero.
Ne risulta un oggetto che resta ludico, ma al tempo stesso si spinge oltre la funzione: non si lancia per ottenere un risultato, si osserva per entrare in un ritmo, in un respiro grafico che trasforma la geometria rigida del cubo in un campo di movimento continuo.










