Descrizione
Acquarello su carta, cm. 55×40
Rappresenta la vita moderna consumistica,
la volontà di apparire,
L’esteriorità solo apparente che ci rende tutti uguali,
come vuote bottiglie prive di personalità e contenuto.
Il dipinto intitolato “Folla” è una visione evocativa e struggente. E’ una schiera appena accennata di figure, allineate in una marcia silenziosa verso un destino ignoto. Le bottiglie hanno la forma di piccoli contenitori medicinali, simbolo della precarietà dell’esistenza umana. Sono vuote e stanno l’una accanto all’altra, ammassate, eppure sole, alla ricerca di conforto e soluzione, senza poter comunicare l’un l’altra la latente angoscia. Sono tutte uguali, svuotate di personalità, inutili e impotenti. Il loro movimento è coordinato, quasi un destino predeterminato che le spinge in avanti. La folla indistinta delle bottiglie sembra essere guidata da una forza invisibile, un destino inesorabile che le trascina verso un punto di convergenza, senza possibilità di deviazione. La scelta è negata a questa processione di oggetti che evocano in maniera potente la vulnerabilità umana di fronte a forze più grandi e incomprensibili. Le tonalità fredde e le sfumature grigiastre accentuano la sensazione di malinconia e ineluttabilità. La luce pallida che cade sulle bottiglie vuote enfatizza la loro fragilità e solitudine, creando un contrasto tra la desolazione della scena e il nostro bisogno di un significato e di una speranza.
“Folla” ci offre offre uno specchio per le profonde domande esistenziali che tutti affrontiamo nella personale odissea attraverso il nostro tempo.









