Descrizione
Olio su tela, con applicazioni, cm. 70×50
Riccardo Lizio – Cala-sole
Riccardo Lizio vive la pittura come un terreno di esplorazione, un luogo dove il colore si trasforma in materia e la materia in emozione. La sua opera è una riflessione costante sulla sostanza del visibile. Il colore non è mai puro pigmento, ma corpo e respiro; la tela non è solo supporto, ma spazio vivo dove convivono luce, peso, calore e memoria. Ogni elemento entra nel quadro come parte di un organismo complesso, in cui la pittura si fa tridimensionale, quasi scultorea.
In Cala-sole, Lizio costruisce un paesaggio che è al tempo stesso astratto e sensoriale. È un’esperienza tattile e luminosa, un momento sospeso in cui la luce incontra la terra e la trasforma in emozione. L’opera si sviluppa in fasce i pittura, come se il mondo fosse osservato attraverso lenti di colore. In alto, il cielo, di un blu leggero e mobile, accoglie il sole che cala — una sfera arancione intensa e palpabile, incastonata come un frammento d’ambra. Una sottile linea, che si piega ad angolo retto, accompagna la discesa del piccolo sole, quasi a guidarlo nel suo calare: un gesto semplice e poetico che rivela il doppio senso del titolo.
Sotto, la superficie si anima di contrasti: il marrone sabbioso e il verde brillante si inseguono, si scontrano, si fondono lungo linee di confine che ricordano orizzonti, rive, campi. La pittura è spessa, rugosa, attraversata da ombre e rilievi che restituiscono la consistenza della terra. La luce, invece, resta leggera, vibrante, come se fluttuasse appena sopra la materia.
Lizio trasforma il colore in materia sensibile, capace di restituire non solo la visione, ma anche la sensazione del paesaggio. L’ocra e il verde, attraversati da segni arancioni e rossi, pulsano di energia; il blu e il viola del cielo suggeriscono un silenzio che non è quiete, ma attesa. In questa tensione tra superficie e profondità, tra forma e disgregazione, si manifesta la forza del suo linguaggio: un equilibrio raro tra gesto emotivo e misura compositiva.
Il titolo, Cala-sole, suggerisce il tramonto, ma Lizio non racconta un momento: lo fa vivere. È un crepuscolo emotivo, una discesa della luce nella materia, un passaggio tra visione e tatto. Il colore si fa tempo, la forma diventa sensazione.
In questa tensione tra cielo e terra, tra la misura e la spontaneità del gesto, emerge tutta la poetica di Lizio: un artista che non cerca l’astrazione per sfuggire al reale, ma per arrivare più vicino alla sua essenza. Nelle sue opere la pittura non rappresenta — accade.
Maria Teresa Majoli, ottobre 2025










