Descrizione
Tecnica mista su tela, cm. 125×150
La tela non è intelaiata
Untitled (2015) di Ottavio Mangiarini è un’opera che si colloca nel solco del suo Diario ornitologico, ma apre a una riflessione più ampia sulla condizione umana e sui suoi enigmi. La tela è dominata da un fondo rosso-arancio vibrante, saturo, che genera un’atmosfera sospesa tra il sogno e l’inquietudine.
Al centro della scena emergono due figure stilizzate, contrapposte e complementari. A sinistra, la figura verticale, scura, frontale, possente e quasi ieratica, si impone con la sua presenza enigmatica. Lo sguardo, reso da occhi bianchi e luminosi, cattura e interroga chi osserva. In contrasto, la figura orizzontale appare sospesa, fragile, evanescente, dai toni chiari e traslucidi che evocano leggerezza, smaterializzazione o perdita.
Le due presenze sono unite da una linea di punti luminosi verde acido che scende dalla fronte della figura scura fino a toccare il capo di quella fluttuante. È un dettaglio che introduce un possibile asse simbolico: un legame energetico, una frattura o forse un passaggio tra mondi differenti.
Il colore, elemento centrale della pittura di Mangiarini, amplifica il senso di tensione drammatica. Il rosso-arancio dominante suggerisce urgenza, passione, pericolo, mentre il nero e i toni spenti delle figure rendono più netto il contrasto tra presenza e assenza, vita e morte, coscienza e inconscio.
Quest’opera non offre soluzioni ma apre a domande profonde. Chi è la figura scura? Un guardiano, un doppio, un’ombra interiore? E chi è la figura sospesa? Un’anima, un ricordo, una parte di sé che sfugge? La composizione, ferma e potente, si fa metafora del fragile equilibrio tra corpo e spirito, tra visibile e invisibile, restituendo al fruitore un’immagine intensa, capace di restare impressa come un enigma visivo.









