Descrizione
Acrilici su tela, cm. 70×50
Un mare brillante, verde come lo sguardo della natura stessa, prende vita sotto un cielo grigio, sospeso tra pioggia e nuvola. Al centro della scena, un occhio chiuso lascia scorrere una lacrima solitaria, e da quel gesto minimale sembra generarsi l’intero oceano. Il liquido diventa vastità, il dolore diventa paesaggio, e insieme trasformano la visione in un mondo sospeso tra realtà e simbolo.
Matteo Torri cattura qui l’idea di un mondo plasmato dalle emozioni: un mare che nasce dalle lacrime diventa metafora di fragilità e resistenza, di sofferenza e bellezza, di ciò che ci muove senza che ce ne accorgiamo. La tavolozza dei verdi e dei grigi, la luce che vibra sulla superficie dell’acqua, il ritmo del mare che sembra pulsare, tutto contribuisce a dare all’opera un senso di sospensione e contemplazione.
L’artista gioca con simboli e percezioni, creando un’opera dove il gesto più intimo — una lacrima — si espande fino a diventare universo, riflesso della complessità del nostro mondo interiore.
Maria Teresa Majoli









