Descrizione
Tecnica mista su cartone telato, cm. 40×50
C’è qualcosa di tenero e spiazzante nell’uomo raffigurato da Mara Di Campli. Appoggiato con indolenza a un muro anonimo – uno di quei muri da periferia o supermercato – sembra aspettare qualcosa che non arriva, o forse semplicemente passare il tempo. È corpulento, goffo, con quel fisico che non trova posto nelle copertine delle riviste. Indossa una giacca imbottita, una maglia a righe, un berretto rosso e cuffie grandi come quelle di un’altra epoca. Eppure, nella sua immobilità c’è una musica silenziosa.
“Lean on” è un titolo che suggerisce fiducia, abbandono, ma anche bisogno. Ci si appoggia quando si è stanchi, o quando si cerca un equilibrio. E così quest’uomo, nell’apparente disinteresse, diventa una figura potente e vulnerabile, un’icona fuori dagli schemi che sfida ogni stereotipo visivo.
Con il suo stile inconfondibile, Mara Di Campli restituisce dignità e forza ai corpi dimenticati, agli atteggiamenti quotidiani, ai volti che non chiedono attenzione eppure la catturano. La prospettiva leggermente dal basso accentua la monumentalità del soggetto, trasformando un frammento di realtà in un piccolo manifesto della bellezza non convenzionale.









