Descrizione
Olio su tela, cm. 80×60
“Human Effigies 2” presenta una figura intera immersa in un’atmosfera seppia chiara, sospesa tra vulnerabilità e inquietudine. La silhouette sembra sul punto di staccarsi la testa, un gesto che appare più simbolico che reale, come se il corpo fosse attraversato dal bisogno di liberarsi da un peso invisibile o di lasciare emergere una parte nascosta di sé.
I toni seppia, qui più luminosi e delicati rispetto alle opere più cupe di Giallombardo, restituiscono un senso di tempo sospeso, quasi archivistico, come una memoria che riaffiora da un passato lontano. La luce tenue disegna i contorni del corpo e produce un chiaroscuro morbido ma perturbante, che mette in risalto la tensione del gesto.
La figura appare isolata, senza un contesto preciso, come un’effigie umana che si manifesta in uno spazio mentale più che fisico. La scelta della posa – insolita, innaturale, quasi rituale – accentua la sensazione di mistero e il senso di inquietudine che attraversa l’opera. È come se il personaggio fosse colto nel momento esatto in cui affronta una trasformazione, un distacco, una rivelazione.
In questa serie, Giallombardo continua la sua indagine sulla fragilità e sull’enigma dell’essere umano. Anche senza mostrare i tratti distintivi del volto, l’artista riesce a trasmettere emozioni profonde: la figura sembra oscillare tra presenza e sparizione, tra identità e dissoluzione.
Un’opera potente, capace di evocare interrogativi universali e di lasciare nello spettatore un’impressione duratura, sottile e inquieta.









