Descrizione
Olio su tela, cm. 50×60
Bullshit è una natura morta sorprendente e volutamente spiazzante, ambientata su un fondo molto scuro che accentua ogni oggetto in primo piano come se emergesse da un vuoto teatrale. Giallombardo compone una scena in cui elementi quotidiani, moderni e persino banali vengono elevati a simboli enigmatici: una caffettiera, una spina elettrica, un rossetto aperto, un pennello da trucco, un limone integro e un uovo alla coque posato sul suo portauovo.
L’insieme è ironico e inquietante allo stesso tempo. Il rosa vivo del rossetto, il bianco della spina e il giallo del limone introducono lampi di colore che spezzano la dominante scura dell’ambiente, conferendo ritmo e tensione visiva alla composizione. Il portauovo — piccolo, elegante, quasi solenne — aggiunge una nota domestica che però diventa strana, fuori posto, come se appartenesse a un rituale sconosciuto.
La caffettiera, posta come oggetto cardine, suggerisce ritualità quotidiana; gli oggetti di bellezza rimandano al corpo; la spina elettrica introduce il mondo della tecnica; il limone e l’uovo richiamano la natura. Tutto convive sullo stesso piano, senza gerarchie, generando una natura morta ultra contemporanea che sembra ridere delle definizioni tradizionali, pur restando profondamente pittorica.
In Bullshit Giallombardo orchestra una composizione che mette in crisi il senso, giocando con contrasti, simboli e ironia. Una riflessione visiva sul caos dell’ordinario, trasformato in un frammento poetico e perturbante.









