Descrizione
Tecnica mista su tela, cm. 25×30
In Fragilità, Claudio Citi presenta un’opera intensa e simbolica, dove un chiodo arrugginito attraversa un frutto marcito, creando un dialogo visivo tra decadimento e tempo. Il ferro è corroso dall’ossidazione proprio mentre il frutto si deteriora, suggerendo una parallela fragilità della vita e della materia.
La scena cattura il contrasto tra ciò che è naturale e ciò che è artificiale, tra la vitalità ormai scomparsa del frutto e la lenta corrosione del metallo, evocando la transitorietà, la vulnerabilità e la caducità dell’esistenza. Citi trasforma un soggetto semplice in un racconto visivo potente, dove il dettaglio diventa simbolo universale di fragilità e inevitabile degrado.
Un accenno poetico richiama il celebre verso di Shakespeare: “ “O felice pugnale, Questa è la tua guaina: arrugginisci qui, e lasciami morire.” ”. Come nella tragedia di Romeo e Giulietta, la corrosione e il deterioramento parallelo del ferro e del frutto evocano tempo, perdita e decadenza, offrendo allo spettatore uno spazio di riflessione sulla delicatezza della vita e delle sue cose più preziose.









