Descrizione
Stampa su carta martellata, ritoccata a mano e numerata, cm. 48×32
Queste stampe di Alessandro Grazi condensano i temi fondamentali della sua ricerca artistica: il dinamismo del segno, l’uso dello spazio come pagina da scrivere e la fusione tra immagine e parola. L’artista senese, con la sua cifra stilistica definita “Grafica Cubica”, costruisce un linguaggio visivo che unisce riferimenti alla poesia visiva, alla mail art e ai grandi movimenti del Novecento, come Futurismo e Spazialismo.
Il bianco e nero, arricchito da inserti di colore acceso, diventa strumento per esplorare la relazione tra gesto, superficie e significato. Linee, tracce e figure si intrecciano con simboli e segni grafici, generando un ritmo che invita lo spettatore a leggere tra i livelli dell’immagine, alla ricerca di un senso poetico e critico.
In queste opere emerge l’ironia tipica di Grazi, capace di affrontare temi universali con leggerezza e profondità: la condizione umana, i sentimenti, le contraddizioni del presente. Ogni stampa si presenta come un piccolo enigma visivo, una composizione sospesa tra rigore grafico e libertà creativa, tra narrazione e astrazione.
Grazi rinnova così, anche nella serialità della stampa, la forza espressiva del suo linguaggio, confermando la vitalità di un percorso che da oltre trent’anni intreccia tecnica, sperimentazione e poesia.









